PERCHE' HO SCELTO QUESTO PSEUDONIMO (DEL LINO)
- Stefanina del Lino
- 19 gen 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 22 gen 2024
Stefanina Del Lino
19/01/1024
IL PROFONDO SENSO DEL LINO USATO PER LA SEPOLTURA DI CRISTO.

Quanti mi seguono, conoscono il motivo della mia testimonianza, che si avvale di uno pseudonimo composto dal diminutivo relativo al mio nome di battesimo (reale), divenuto quindi Stefanina e Del Lino, alias, la Sacra Sindone; vorrei ora approfondire quest’ultimo significato.
Il tessuto di cui è composto il telo (sacro appunto, ora vedremo il motivo), con cui fu avvolto il corpo di Cristo, si distingue per caratteristiche non comuni sia dal punto di vista scientifico, sia teologico e spirituale; esso è divenuto un incredibile fonte di informazioni, un documento, o per meglio dire citando un noto studioso della Sindone in 3D, Ray Downing:
è un archivio di informazioni tridimensionali.
Il tessuto, nell’antichità era considerato molto prezioso e rimandava a significati più profondi, tutto aveva un senso e uno scopo spesso religioso.
Il tessuto della Sacra Sindone è lino non tinto, naturale, filato in maniera irregolare a Z con un singolo filo usato per l’ordito e per la trama, ma i fili della trama sono più grossolani e irregolari. Queste irregolarità sono un’indicazione di come i fili di lino siano stati tessuti a mano, prodotti da professionisti e potrebbero essere stati importati dall’Egitto o dalla Siria, i cui tessitori erano superiori a quelli della Palestina nell’antichità classica. Le tecniche di tessitura o cucitura non contraddicono la sua origine come prodotto di alta qualità di lavoratori tessili del primo secolo d.C.
Il disegno a spina di pesce 3:1 gli conferisce un aspetto nobile e prezioso. L’eccezionale morbidezza del tessuto è dovuta alla buona qualità del lino utilizzato ed alla finezza delle fibre.
Il termine Sindone deriva dal latino sindon- õnis, a sua volta derivato dal greco significa “tela di lino”, drappo a cui gli antichi israeliti usavano avvolgere i cadaveri prima di seppellirli. La qualità del lino varia e, il “lino fine torto” indica una qualità superiore.
In nessun passo biblico sindōn ha significato di lenzuolo, quindi è quasi certo (direi certo dalle ultime scoperte) che Gesù fu rivestito in una sindōn (o negli othónia), cioè in un abito, probabilmente a forma di toga e il suo volto fu coperto da un piccolo panno detto sudario (soudáion).
Il significato del lino si trova anche nella sua purezza rituale secondo le usanze ebraiche, rendendolo un materiale appropriato per un sudario di sepoltura.
Addentrandoci nel significato più teologico e spirituale presente nell’antico Israele, notiamo le seguenti interessanti conclusioni che ci forniscono la chiarezza sulla Persona di Gesù, avuta dai primi discepoli.
Perché, Giuseppe di Arimatea, secondo i vangeli “uomo ricco “ acquistò il telo di lino per la sepoltura? Che cosa significa per noi oggi?
Il lino pregiato, essendo puro e costoso, potrebbe simboleggiare la purezza di Cristo e il significato della sua morte, ovvero, tradotto nella chiara teologia della sepoltura, sottolinea l’onore e la dignità accordati a Gesù, nonostante l’ignominia della crocifissione. Appare evidente come Giuseppe si fosse convertito alle parole di Cristo, profondamente colpito dal mistero di Gesù.
Giuseppe quindi, ci comunica un elemento decisivo entro il simbolismo della tradizione religiosa ebraica, lo incrociamo nel Libro dell’Esodo.
Gli indumenti erano carichi di simbolismo e considerati estremamente sacri; il Sommo Sacerdote aveva un corredo ben preciso, le sue vesti erano composte (anche) dal lino pregiato, sinonimo di purezza e santità, adatto a chi doveva compiere i riti più sacri alla presenza di Dio.
Seguendo la linea di Gesù Sommo Sacerdote eterno, mediatore tra Dio e l’umanità, dove l’espiazione (la sua morte) vale per tutti i peccati, definitivamente, ci avviciniamo alla conclusione; i primi seguaci di Gesù interpretano la Sua vita e morte attraverso (ovviamente, ma non per molti oggi), il patrimonio ebraico e le Scritture. Gesù era veramente il Messia, sepolto con tutti i più alti onori, la sua vita come testimonianza.
Il lino era emblema di purezza e castità, tessuto prezioso e costoso, la sacra sindone,
mi disse Gesù, di viene i conno della sposa che lui vuole.
Quale sposa meglio di essa quindi?
Quale paragone migliore del lino che lo avvolge e si purifica, in senso teologico e non
solamente materiale?
E soprattutto, quali miglior paragone? Per la chiesa?
La sposa è la chiesa, nel senso cosmico, Gesù la paragona al lino, purificata da ciò che
la può rendere un straccio senza utilità e finalità, senza la perfezione che solamente
hanno i uomini è data, quella di essere simili a lui, nella bellezza della vita eterna, nella
trasfigurazione delle resurrezioni, che il sacro lino riflette e su di sé.
Ma c'è il secondo grande, importantissimo e attuale paragone, la figura della sposa
in senso personale, intesa come ogni sposa terrena.
Cristo sposo della chiesa è Cristo sposo come ogni sposo, così come il sacro lino è
icona della sposa come ogni sposa.
Nella coppia è entrata la luce di Cristo e quella riflessa della sindone, la coppia si potrà salvare, così come ha caduto al sacro lino, salvato dalla distruzione, miracolosamente.
Lo sposo redentore non lo è più solamente in senso cosmico, ma anche personale, vissuto
tramite questo avvolgimento, di lui uomo biologico appunto, con ciò che rappresenta questo lino: Una donna.
La sindone diviene l'esperienza della donna, purificata, resa grande dall'amore di
Gesù.
Ogni sposa si dovrà specchiare in essa, pensare la vita unita, a volta all'amato, a sua
volta figura di Gesù Sposo e affrontare la vita, sino alla fine.
Dall'altro, ogni sposo che si affiderà al sommo sposo, Cristo, troverà forza e vita. Cristo esempio di nuovo Sposo, unito ad ogni sposo.
La salvezza si traduce nella trasformazione in una coppia nobile, che ha superato la grande
tribolazione, ogni difficoltà, violenza, male, e vi addicendo, dove la dignità di veri uomini e donne è la vittoria su tutto ciò che divide, per godere della pace, luce, gioia infinita, con la maiuscola perché divina, che emana dalla gloria di Cristo e risolto,
in eterno.
Ciò che importa, è che sarà sin da ora.
Ma questo avviene solamente se la Chiesa sarà avvolta totalmente a Gesù, come la Sindone, e dall'altro, come ogni donna e uomo, assieme.
Ho adottato questo nome perché la mia vita è stata tutta lavata e purificata dall'amore
di Gesù, cercando di assomigliare, per quanto mi è possibile sempre per sua grazia, alla sua idea di sposa, non per dovere ma per cercare di ricambiare, almeno in parte, il suo
amore.
Mi auguro che in futuro, tutti i sposi siano come il sacro lino e l'immagine di Gesù, dove
alla fine, a volte abbracciati dall'amore più puro e verace volino verso il cielo.
Mi viene inventi il quadro di Chagall, "Oltre la città".
Per ogni approfondimento stefaninadelino.com




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