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L'imponente studio dello STURP che nessuno riuscì a smentire

  • Immagine del redattore: Stefanina del Lino
    Stefanina del Lino
  • 12 set
  • Tempo di lettura: 3 min


Di Stefanina del Lino

12/09/2025



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Nel 1978 un team di circa 30 scienziati americani, lo STURP (Shroud of Turin Research Project), ottenne il permesso di analizzare la Sindone per cinque giorni consecutivi attraverso strumenti d’avanguardia – spettroscopia, raggi X, microscopi elettronici.


I ricercatori arrivarono a una conclusione chiara:

  • l’immagine non è dipinta né stampata;

  • non esistono pigmenti, vernici o coloranti;

  • i segni rossi sono compatibili con sangue umano.

Il rapporto finale del 1981 dichiarava:




La Sindone non è un falso artistico. La sua origine resta inspiegata.

1988 – La datazione al radiocarbonio


Dieci anni dopo, tre laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo effettuarono la datazione al C14 su un frammento del telo. Il risultato datava anni 1260–1390 d.C., in pieno Medioevo, sembrava porre la parola fine.


Sembrava.


Da subito emersero dubbi:

  • il campione proveniva da un angolo restaurato nel Medioevo;

  • possibili contaminazioni da incendi, fumo e manipolazioni;

  • analisi statistiche successive hanno mostrato dati non omogenei.

Per molti studiosi, quella datazione non può essere considerata conclusiva.


2000–oggi – Nuove tecniche di analisi


Negli ultimi anni, nuove ricerche hanno aperto scenari diversi studiosi hanno sperimentato metodi alternativi: raggi X, spettroscopia, analisi meccaniche delle fibre. I risultati, seppur ancora dibattuti, collocano la Sindone attorno ai 2000 anni fa, in epoca compatibile con Gesù di Nazaret.

Questi studi non hanno ancora ottenuto il pieno consenso della comunità scientifica, ma mostrano che la questione è tutt’altro che chiusa.


Le parole dei Papi davanti alla Sindone


I Pontefici, davanti alla Sindone, hanno sempre visto non un “oggetto da spiegare”, ma un segno che interpella la fede:

  • Giovanni Paolo II (Torino, 24 maggio 1998):

La Sindone è provocazione all’intelligenza. Non è solo oggetto di curiosità, ma specchio del Vangelo.”
  • Benedetto XVI (Torino, 2 maggio 2010):

La Sindone è un’icona scritta col sangue: immagine dell’amore estremo di Dio.”
  • Francesco (videomessaggio, 30 marzo 2013):

Questa immagine, impressa nel telo, parla al cuore e ci invita a contemplare Gesù Crocifisso e Risorto.”

La mia esperienza personale


Proprio a cavallo degli anni ’80, nella mia adolescenza, ho vissuto manifestazioni di Gesù legate alla Sindone. In quelle esperienze, Egli “usciva” dal Sacro Telo come per autenticare la sua veridicità, non con formule teoriche, ma con la forza della Sua Presenza viva.


Il segno che dava prova di questa autenticità era legato a un messaggio chiaro e preciso:


  • Gesù anticipava che il grande campo di battaglia del futuro sarebbe stata la famiglia.


  • Parlava di stragi domestiche, femminicidi, violenze tra giovanissimi: drammi che purtroppo oggi sono sotto i nostri occhi.


  • Avvertiva del tentativo di cambiare la creazione stessa, la differenza uomo-donna, non in senso omofobo, ma ricordando una verità antropologica: la gestazione della vita resta ancora un dono affidato alla donna.


  • E da ultimo, la Sindone come simbolo universale, un vessillo sotto cui Cristo invita alla riconciliazione e all’unità. Venerata dagli ortodossi, studiata dai protestanti e amata dai cattolici, essa incarna un richiamo potente in un mondo frammentato e ferito dai conflitti. Le mie prime memorie nell'anno 2005, riportavano l’intento di Gesù di riunire i cattolici e gli ortodossi, quei "due polmoni della Chiesa" evocati da San Giovanni Paolo II. Un’immagine che oggi risuona con forza, ricordandoci che l’unità spirituale è il primo passo per costruire la pace.


Una profezia sociale e spirituale che si è tragicamente realizzata.


La veridicità è racchiusa nella forza che lo Spirito mi ha donato di mettere tutto per iscritto in tempi non sospetti, inviare a vari Pontefici e Religiosi, tutto.


Lo STURP ci ha detto che l’immagine resta un mistero scientifico. I Papi ci hanno ricordato che essa è una sfida alla fede.

E io stessa, con le manifestazioni ricevute, ho toccato con mano che da quel Telo Gesù continua a uscire, un Cristo dialogante, più moderno che mai.


Tornato con la Sindone, Gesù vuole inondarci della Sua Pace in un mondo senza pace.

L'Onnipotente, ci sta offrendo una via d'uscita, svelando uno dei misteri più affascinanti della storia: un invito a non smettere di cercare, indagare e riflettere, sperare, credere in Lui.


Non una leggenda, un falso mito, non un mio sogno, ma realtà così come ogni giorno è reale la mia croce, unita alla Sua.


Una risposta concreta, reale, come lo sono l'amore e la morte, la vita eterna.


Io ho visto e posso testimoniare, mi auguro che anche il braccio potente della scienza e della tecnica lo faccia ma, se non accadesse, la Profezia uscita dalla bocca di Cristo, sugellerà per sempre, la verità per il Sacro Lino

 
 
 

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