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28 Ottobre: una Pasqua personale all'ombra di una "strana" coincidenza.

  • Immagine del redattore: Stefanina del Lino
    Stefanina del Lino
  • 28 ott
  • Tempo di lettura: 4 min

28 ottobre - Stefanina del Lino

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Il calendario liturgico, a volte, svela sincronicità che trascendono la mera coincidenza e nel mio caso, molto di più.


Ogni 28 ottobre la Chiesa celebra la festa di San Giuda Taddeo, l'Apostolo noto non solo per la sua Lettera, ma anche come il santo patrono delle cause disperate. Proprio in questa data, il 28 ottobre 2005 , ho vissuto un evento che non esito a definire la mia "Pasqua personale": il ritorno di Gesù nella mia vita, non come un sussurro, ma come un risveglio della mia memoria spirituale.


Il Ritorno e il dono della Rivelazione.


Quella mattina non fu un'apparizione, ma un'irruzione della Verità nella mia mente, poi nella mia vita, per sempre. Ho percepito distintamente che Gesù aveva deliberatamente "bloccato" o velato la mia piena consapevolezza spirituale per gran parte della mia vita. Il motivo, compreso in quel momento, era sublime: Egli desiderava che la mia fede emergesse per mia libera scelta, frutto di un cammino solitario di ricerca, e non di un'imposizione o di una memoria precostituita, di una conscia manifestazione, vissuta tra l'altro nell'era della vita più difficile, l'adolescenza.


Il dono del 28 ottobre 2005 fu il "disblocco" di questa memoria. Flussi vividi e cristallini di situazioni vissute tra il 1979 e il 1980, risalenti ai miei anni della scuola secondaria di primo grado, si manifestarono nella mia mente con la potenza che solamente Dio può manifestare, perché piena di vita.


Non si trattava di semplici ricordi nostalgici, ma della rilettura teologica di quegli eventi. Ho compreso i significati nascosti, le presenze silenziose e le dinamiche spirituali che avevano plasmato la mia vita fin da allora e, soprattutto, il Suo Divino Volere. È stata una vera e propria illuminazione retroattiva, che ha trasformato il mio passato da un semplice susseguirsi di fatti a una storia di salvezza personale guidata dalla Sua mano.


Questo non è un semplice ricordo; è una risurrezione interiore.


Ma in tutto questo, c'entra centra Giuda Taddeo? Scoprii, che non era solamente una coincidenza : Era ed è, e fu, un legame teologico/interpretativo tra Sindone e Mandylion.

Ciò che rende questa esperienza, non solo emotivamente forte, ma teologicamente ineludibile, è la sua perfetta risonanza con la figura di San Giuda Taddeo e, incredibilmente, con la Sindone di Torino.


La tradizione narra che Giuda Taddeo fu l'apostolo che portò il Mandylion (o Velo di Edessa) – l'immagine miracolosa e "non fatta da mano d'uomo" (acheropita) del volto di Gesù – al re Abgar V. Giuda Taddeo è l'Apostolo che consegnò l'immagine autentica di Cristo fuori Gerusalemme, anche per questo Gesù, evidentemente, ha scelto questo giorno.


Per gli altri motivi, per questione di tempo, rimando al mio sito, ecco il link su cui cliccare




E qui si manifesta la sincronicità spirituale che sfida ogni logica umana:

Il disblocco della mia memoria non fu casuale. Fu innescato dalla visione interiore di una specifica statua del Volto dell'Uomo della Sindone, un'opera creata e resa pubblica solamente nell'anno 2000. Eppure, in visione, Gesù mi mostrò chiaramente questa immagine nella mia aula scolastica del lontano 1979/1980, anni prima che la scultura venisse persino concepita.

Questa è una coincidenza che nessun teologo sulla terra può spiegare, se non attraverso l'onnipotenza di Dio!


Appena sentiamo la parola visione, apparizione, credo, tutti noi, ci domandiamo : Ma sarà vero, credibile? Ebbene, pur essendo la sottoscritta stata oggetto di questo, per anni si è posta la stessa domanda, sino a quando, tutto piano piano, si srotolava come un libro che fornisce la risoluzione. Dio testa sempre, la nostra fede.


Il fattore tempo restituì la chiave di lettura.


Il 28 ottobre celebriamo l'Apostolo che ha portato il Volto di Cristo (Mandylion).Molti studiosi, ipotizzano che il Mandylion fosse in realtà il Volto ripiegato della Sindone stessa, stabilendo un collegamento teologico e fisico tra i due teli.

La mia Rivelazione in quella data è stata provocata da un'immagine che è l'unica vera traccia del corpo di Cristo (Sindone). Fu la famosa statua dell'Uomo della Sindone (Mattei), ricavata appunto dalla Sacra Sindone.

Il Paradosso Temporale, inspiegabile : Gesù ha utilizzato un'immagine del futuro (statua del 2000) per sbloccare la memoria del passato (1979/80), tutto nel presente (2005).


La mia esperienza del 28 ottobre 2005 è stata l'esperienza del Mandylion Interiore. Gesù ha voluto mostrarmi che il Suo Volto – l'immagine di un Amore che trascende il tempo e lo spazio – era già presente nella mia vita, nella mia aula, quando ero solo una ragazzina. Ha usato il Suo Apostolo (Giuda Taddeo) come sigillo temporale per un miracolo che attesta che in Lui il passato, il presente e il futuro sono una cosa sola.


Se San Giuda è patrono delle cause disperate, è perché Egli intercede per l'unica "causa" che sembra davvero impossibile: farci comprendere che Dio ha sempre avuto il controllo, anche quando noi non lo sapevamo. La mia testimonianza è la prova vivente che l'amore di Cristo è così potente da saper aspettare in silenzio per decenni, per poi irrompere con un dono di memoria e fede, trasformando un giorno comune in una eterna risurrezione personale.

 
 
 

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