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IL RICORDO NELL'ANNO 2005

 La memoria tardiva come strategia divina
 

L'autrice ricorda solo nel 2005 fatti risalenti al 1979/81,per quale motivo? 

Analizzeremo il problema sia dal punto di vista  teologico-spirituale sia medico e della cronaca. 

Nel libro Chi è John e successivi ebook, l’autrice racconta esperienze straordinarie vissute a 11 anni, tra il 1979 e il 1981: apparizioni, dialoghi, visioni profetiche.
Eppure, questi ricordi riaffiorano in modo chiaro e cosciente solo nel 2005, molti anni dopo.

Chi non conosce la dinamica spirituale potrebbe chiedersi:
Perché ricordare solo dopo tanto tempo?

Una strategia divina coerente: perché Dio “nasconde” e poi rivela.

I Vangeli, furono scritti, non prima del 65–70 d.C. : per molti anni rimasero solo come ricordo vivo di ciò che Gesù aveva detto e fatto.

La memoria fu quindi fondamentale.

Per volere di Dio, ricordai ciò che avevo vissuto tanti anni prima.

Questa apparente latenza diventa invece la chiave per capire l’origine soprannaturale dell’esperienza:

✅ Allora era troppo piccola (11 anni):
Non avrebbe potuto comprendere né portare il peso di certi messaggi.

✅ Non era ancora il tempo della realizzazione:
Le profezie riguardavano violenze giovanili, baby gang, femminicidi e stragi familiari. Negli anni ’80 erano temi marginali, non avrebbero trovato ascolto. Solo dal 2000 in poi diventano una vera emergenza sociale.

✅ Dio sceglie di custodire nel cuore per poi far emergere al momento giusto:
Il ricordo riaffiora nel 2005, quando quei segni profetici servono come chiave di lettura del presente.

Questa è una strategia divina: seminare, far crescere in silenzio, poi rivelare quando i tempi sono maturi. In termini spirituali, questo rientra in quello che la Chiesa chiama memoria mistica o illuminazione retrospettiva: Dio può ridestare nella coscienza eventi dimenticati per anni, perché diventino comprensibili al tempo opportuno.

Nella tradizione spirituale, si intende la capacità che lo Spirito Santo ha di riportare alla coscienza dell’anima fatti, parole o esperienze passate che al momento erano rimaste oscure o senza significato.

  • È collegata alla promessa di Gesù: “Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14,26).

  • Non si tratta di un semplice “ricordo psicologico”, ma di una riattualizzazione interiore: ciò che era dimenticato o rimasto inerte acquista una luce nuova e diventa nutrimento spirituale.

2. Illuminazione retrospettiva

Con questa espressione si indica quel fenomeno per cui eventi anche lontani nel tempo, a volte dolorosi o apparentemente insignificanti, vengono reinterpretati alla luce della grazia.

  • È come se Dio facesse “leggere a ritroso” la propria storia, mostrando il filo nascosto della Sua presenza.

  • Spesso accade in momenti di svolta, discernimento o prova, quando la persona è pronta a ricevere quel significato che prima non era in grado di comprendere.

3. Funzione spirituale

  • Consola: permette di vedere che nulla è andato perduto, neppure le ferite o i fallimenti.

  • Illumina: offre un senso unitario alla vita, mostrando una pedagogia divina.

  • Trasforma: ciò che era dolore o peso può diventare sorgente di forza, missione o testimonianza.

4. Esempi nella vita cristiana

  • Sant’Agostino nelle Confessioni rilegge tutta la sua vita passata come un lungo itinerario in cui Dio lo aveva già guidato, anche quando lui non se ne accorgeva.

  • Santa Teresa d’Avila parla di momenti in cui Dio le faceva comprendere con chiarezza fatti e grazie vissuti molto tempo prima.

  • Nella liturgia stessa, la Chiesa esercita questa memoria mistica: i misteri celebrati non sono solo ricordo, ma “memoria viva” che rende presente ciò che è accaduto.

Strategie simili nella Bibbia e nella storia mistica.

Questo modo di agire non è nuovo, è profondamente biblico e teologico:

  •  Zaccaria (padre del Battista):
    Non parla fino alla nascita del figlio. Il silenzio non è castigo, ma tempo di meditazione, perché solo alla nascita del Precursore il messaggio diventa comprensibile.

  • Maria stessa “custodiva queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19):
    Non racconta subito tutto, non comprende pienamente, ma conserva nel cuore fino al momento stabilito da Dio.

  • Il “sigillo” di Daniele e dell’Apocalisse:
    “Sigilla queste parole fino al tempo stabilito” (Dn 12,4). Alcune visioni sono date ma restano incomprese fino a quando servono.

  • Nelle manifestazioni private:
    In casi come Lourdes, Fatima, La Salette, Medjugorje, Dio rivela parte del messaggio subito, parte viene compresa solo decenni dopo.

Ci sono eventi che appartengono al mistero di Dio e che, pur essendo reali, la nostra memoria umana lascia scivolare nel silenzio. Così è accaduto a me: nel 1980 ho vissuto manifestazioni divine, segni che in quel momento non ho saputo custodire né interpretare fino in fondo.

Sono rimasti come sepolti, dimenticati, quasi nascosti nella profondità del cuore.

Poi, nel 2005, quando i miei occhi hanno incontrato il volto di Gesù, tutto si è ridestato con una forza irresistibile. Quei ricordi sono tornati vivi, limpidi, come se fossero accaduti il giorno stesso.

 

Ho compreso che non era solo memoria naturale, ma memoria mistica, opera dello Spirito Santo che nel tempo opportuno riporta alla coscienza ciò che appartiene al disegno di Dio.

In quell’istante ho visto con chiarezza che nulla era andato perduto: neppure ciò che credevo dimenticato. Dio aveva custodito quei segni per me, perché giungessero come luce in un tempo maturo, capace di comprenderli.

Così la mia storia si è illuminata retrospettivamente: il volto di Cristo ha fatto da chiave, rivelandomi che Egli era presente anche allora, nel 1980, e che il suo amore non ha mai cessato di accompagnarmi.

Aspetti medici e psicologici: Perdita e recupero della memoria.

Dal punto di vista medico, l’amnesia rappresenta una condizione complessa che può avere diverse cause e manifestazioni. È possibile che una persona perda la memoria per un periodo prolungato e, successivamente, la recuperi .

Dal punto di vista scientifico, è noto che il recupero della memoria può avvenire in modo improvviso grazie a un elemento familiare o scatenante, capace di riattivare ricordi rimossi o rimasti latenti per anni.

 

Nel mio caso, quell’elemento scatenante fu il Volto dell'Umo della Sacra Sindone che Gesù mi aveva mostrato in quegli anni, quando ancora non era stato creato. 

Le cause più comuni di amnesia di lunga durata sono:

  • Traumi cranici: un colpo alla testa può danneggiare le strutture cerebrali coinvolte nei processi di memoria, in particolare l’ippocampo.

  • Ictus o lesioni cerebrali: la riduzione del flusso sanguigno o danni localizzati possono compromettere le aree deputate all’archiviazione e al richiamo dei ricordi.

  • Malattie neurologiche: condizioni come l’encefalite o alcune forme di epilessia possono causare episodi amnesici.

In questi casi, il recupero della memoria è spesso graduale e non sempre totale. È frequente che restino delle “lacune”, ovvero parti del passato che non vengono più ricordate, mentre altri ricordi riemergono lentamente con il tempo o con il supporto di riabilitazione cognitiva.

Amnesia psicogena: quando la mente protegge se stessa.

Se non ci sono traumi fisici o patologie neurologiche, la perdita di memoria può avere una matrice psicologica. In questi casi si parla di amnesia psicogena o dissociativa.
Questo tipo di amnesia è spesso un meccanismo di difesa: la mente, per proteggersi da un dolore insopportabile o da un evento traumatico, “oscura” in parte o del tutto i ricordi legati a quell’esperienza.

Il recupero, in questo contesto, non è legato tanto alla guarigione di un danno cerebrale, quanto al superamento del trauma emotivo. Terapie psicologiche o psicoterapeutiche possono favorire il ritorno dei ricordi, che riemergono in modo graduale, talvolta improvviso, e spesso accompagnati da un forte carico emotivo.

In sintesi

La perdita e il recupero della memoria dipendono quindi da molteplici fattori: biologici, neurologici e psicologici. Nei casi di amnesia organica il percorso di guarigione può essere lungo e parziale; nelle forme psicogene, invece, la memoria può tornare con maggiore fluidità, in stretta connessione con il processo di elaborazione emotiva del  trauma più profondo.

 

Quale trauma ho subito?  Fu la separazione da Gesù, quando le manifestazioni giunsero alla fine: fu come aver perso il mio primo marito.

Cercavo di capire: forse quel vuoto era legato alle tante sofferenze della mia storia esistenziale, ma non trovavo una risposta. A volte riaffiorava nella memoria l’immagine del ‘Prof’ e alcune sue parole, senza però riuscire ancora a collegarle a Gesù.

Finché la mia conversione non giunse a quel punto in cui Lui stesso ritenne opportuno rivelarsi di nuovo.

 A Dio, nulla è impossibile. 

Memoria e Rivelazione: quando un ricordo riaffiora

Molti si domandano se i ricordi improvvisamente riaffiorati, dopo anni di silenzio, siano veri o frutto di fantasia. La psicologia ci aiuta a distinguere:

  • Una falsa memoria è un ricordo costruito, spesso nato da suggestioni esterne, che sembra reale ma non è mai accaduto. Ma non ci fu un’ostensione ufficiale della Sindone nel 2005,  (che possa avermi influenzato, ne conoscevo la statua creata nel 2000 da Mattei, altrimenti avrei anticipato di 5).

  • Un ricordo riaffiorato è invece un’esperienza realmente vissuta, rimasta latente e riattivata da uno stimolo preciso (un’immagine, un odore, un luogo).

🔹 Come riconoscerli

  • Il ricordo autentico nasce da un innesco sensoriale forte e porta con sé dettagli concreti e stabili.

  • La falsa memoria, invece, è vaga, mutevole e spesso incoerente con il contesto storico.

  • Non è raro che i ricordi autentici riaffiorati presentino lacune: la memoria non è mai una registrazione perfetta, (esattamente come nel mio caso).

 

La mia esperienza personale

Nel 1980, a scuola, ho vissuto manifestazioni di Gesù.

Per anni questi episodi rimasero sepolti. Solo molto tempo dopo, vedendo per caso l’immagine dell’Uomo della Sindone (la statua di Mattei, creata nel 2000), i ricordi si sono riaccesi: sono riaffiorate le parole e le scene che Gesù mi mostrò allora.

 

Questo dimostra come un’immagine forte possa riattivare la memoria latente.

Ricordo, fede e mistero

Da una parte, la psicologia della memoria spiega come un ricordo può restare nascosto e poi riaffiorare.
Dall’altra, la fede riconosce che le manifestazioni spirituali hanno spesso tratti inspiegabili, che vanno oltre la logica e la cronologia umana.

Il punto di incontro è proprio questo:

  • i dettagli concreti (il manifesto realmente presente, l’immagine che ha riacceso la memoria) ancorano l’esperienza alla realtà,

  • mentre i tratti misteriosi (come la visione anticipata di un’opera realizzata solo anni dopo) rientrano nella dimensione spirituale, che non si lascia ridurre alle sole categorie psicologiche.

 

Un invito alla lettura equilibrata

Queste riflessioni non vogliono imporre interpretazioni, ma offrire strumenti:

  • per distinguere ricordi autentici da costruzioni mentali,

  • per custodire esperienze spirituali personali senza temere che siano solo illusioni,

  • per valorizzare la memoria come dono che unisce ragione e fede.

  • La memoria umana non è mai perfetta, ma quando un ricordo riaffiora con radici reali e porta con sé un messaggio spirituale, diventa un tesoro ritrovato che illumina la nostra storia.

 

​​​​​​​​L'aspetto della cronaca. 


Se osserviamo il periodo 1981–2005, il periodo che va dalla fine delle manifestazioni ed il mio ritrovato ricordo, si nota un quadro diverso rispetto ad oggi. 

 Contesto 1981–2005

  • Anni ’80 e ’90:

    • In Italia e in Europa occidentale si diffonde il fenomeno del divorzio, ma le cronache nere di stragi familiari, femminicidi, figli che uccidono i genitori o viceversa non erano frequenti come lo sono oggi.

    • Si parlava più di “crisi del matrimonio” e di scristianizzazione progressiva.

    • L’attenzione della società era più sulle droghe, sul terrorismo e sulla crisi economica.

  • Anni 2000 (fino al 2005):

    • Emergono più visibilmente i fenomeni di separazioni e divorzi di massa.

    • Le tragedie familiari erano presenti, ma ancora percepite come episodi eccezionali e isolati (omicidi-suicidi in famiglia non erano visti come emergenza sociale).

    • La questione giovanile si esprimeva più in bullismo, disagio scolastico, consumo di alcol e droghe, non ancora in termini di violenza estrema tra adolescenti.

📌 Dopo il 2005 (e soprattutto negli ultimi 10-15 anni)

  • Si è visto un aumento esponenziale di:

    • femminicidi e omicidi-suicidi familiari;

    • violenze tra giovanissimi (ragazzi che accoltellano coetanei, baby gang);

    • casi di depressione e suicidio legati a crisi affettive.

  • Oggi è riconosciuto come una vera emergenza sociale e culturale, mentre tra il 1981 e il 2005 non lo era.

 

 

Conclusione : tra il 1981 e il 2005 non si può dire che il periodo fosse segnato in modo particolare dalle tragedie familiari e di coppia come oggi.
C’erano già segnali forti di crisi (divorzi, perdita di valori, scristianizzazione), ma non la frequenza e la gravità di violenze domestiche e femminicidi che oggi vediamo quotidianamente.

Considerazioni finali.

Quando, riaffiora tutto in  data  28 ottobre 2005, l’unica possibile spiegazione che riesco a dare a quel periodo è il grande evento che aveva segnato quell’anno: la morte di Giovanni Paolo II.


Forse proprio da quel momento, Dio ha iniziato a tracciare un cammino di rinnovamento per la Chiesa, un percorso che continua ancora oggi, anche sotto la spinta di altre  manifestazioni  soprannaturali, che in diversi modi si sono fatte sentire.

Messaggi di questo rinnovamento, più o meno velati, si possono ritrovare anche in alcune apparizioni e parole della Madonna, che da sempre accompagna il popolo di Dio nei passaggi più delicati della storia.

La Donna vestita di Sole del Libro della Apocalisse, immagine della Chiesa in atto di "partorire" il suddetto rinnovamento, a mio parere, non è notata dai più, forse neppure all'interno della classe religiosa. 

​​​

Il fatto che l’autrice ricordi solo nel 2005:

  • conferma che non è frutto di fantasia,

  • mostra che Dio ha custodito il seme fino al momento giusto,

  • colloca questa esperienza nella grande linea di rivelazioni graduali che, come nella Bibbia e nelle apparizioni riconosciute, parlano al cuore del nostro tempo.

E oggi quel messaggio diventa luce per affrontare baby gang, violenza di coppia, femminicidi e omicidi-suicidi tra coppie, aborto, famiglia come  progetto di Dio, perdita dei valori, mostrando che Dio, non smette di parlare, non ci lascia soli nella disperazione e come ho detto più volte,  in questa guerra.

Forse Gesù vuole comunicarci la seguente domanda: Mi avete dimenticato?

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Accanto, il volto che ha risvegliato la memoria.

Si precisa che questa è una copia scaricata da Internet; tuttavia, l'immagine originale è simile ma, non è più reperibile sul web,  non so spiegarne il motivo. Pertanto, non sarà resa pubblica fino a quando queste manifestazioni non saranno ufficialmente approvate dalla Chiesa.


 

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Città del Vaticano, 16 dicembre 2019 -   Papa Francesco nell'atto di benedire la statua (sullo sfondo a sinistra) e il crocifisso sempre creato dal L. Mattei.
La prima  benedizione fu da parte di S. Giovanni Palo II, in occasione del Giubileo del 2000.

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