top of page
Stefanina del Lino
LA PORTA APERTA

IO SONO LA PORTA
Gv 10,9
Gesù è tornato. Ma non nei modi che ci aspettiamo.
Tra il 1979 e il 1981, in una piccola scuola media di provincia, ha scelto di presentarsi come un semplice professore: vestito in modo moderno, silenzioso, autorevole, ma anche profondamente amorevole. È apparso alla giovane Stefanina come “John” – un nome che rimanda a Giovanni il Battista – ma ha presto rivelato la sua identità: Colui che è, il Cristo risorto.
Le parole che Gesù ha pronunciato in quei pochi minuti di lezione – tra una finestra aperta e un banco di scuola – non sono state simboliche o poetiche.
Sono state chiare, dirette, taglienti.
Ha parlato del silenzio perduto, della mancanza di educazione, della musica come strumento del demonio, della crisi della famiglia, del divorzio come piaga, delle opere di morte che colpiscono i giovani e oggi le donne, le famiglie.
Ha detto:
“La vita è bella, è un dono! Non seguite chi vi propone la morte…”
“Dio vi ama ed è disposto a perdonarvi, ma gli uomini sono ingrati.”
“La Chiesa, mia seconda Sposa, mi ha tradito.”
“Verranno tempi molto oscuri sulla terra.”
Allora sembravano parole dure. Oggi sono profetiche e attualissime. Basta accendere la TV o scorrere un notiziario: violenza giovanile, baby gang, femminicidi, famiglie distrutte, ragazzi privi di educazione morale.
Gesù non li aveva solo previsti, li aveva già denunciati con fermezza, da un’aula scolastica qualsiasi. Aveva detto anche: di volere un" figlio in questo tempo.”
Quel “figlio” non è solo spirituale: è la nuova generazione, la Chiesa fedele, la sposa che non tradisce.
Gesù è il Sposo, che cerca la sua Sposa infedele (Chiesa, umanità) e desidera generare un figlio spirituale: l’uomo nuovo, fedele, formato alla sua immagine.
Gesù cerca una Sposa, con le qualità di Maria che è la Madre che prepara il cuore dell’uomo, spesso smarrito, come nelle nozze di Cana: prepara l’acqua della vita quotidiana perché Cristo la trasformi nel vino della grazia.
Le crisi attuali non sono la fine, ma doglie del parto : la preparazione di una nuova epoca in cui la Croce, la Misericordia e la Verità trionferanno.
È la possibilità di una nuova umanità, generata nel dolore ma fecondata dalla Misericordia.
🔹 E la Madonna?
Anche Maria appare in questo tempo, da Medjugorje a Kibeho, da Amsterdam a Civitavecchia. I suoi messaggi sono forti, pieni d’amore, ma più generali: pace, conversione, penitenza, Rosario, con la dolcezza di una madre che supplica.
E sembra dirci, come a Cana:
“Fate quello che Lui vi ha detto… a scuola.”
Parafrasando il Vangelo di Giovanni, Maria non aggiunge nulla, ma ci ricorda ciò che Gesù ha già detto: con forza, con precisione, con amore infinito.
Oggi le sue parole, pronunciate tra i banchi di una classe, sono confermate ogni giorno dalla cronaca. Non sono più profezie. Sono fatti.
✨ Conclusione
Gesù ci ha parlato. Ha scelto un luogo umile, ha usato linguaggio umano, ma ha lasciato verità eterne. Maria continua a richiamarci dolcemente, ma con sempre maggiore urgenza.
Non possiamo più ignorarli.
Il tempo della preparazione è finito. Ora è il tempo della scelta.
bottom of page
