DOPO GLI SCANDALI
- Stefanina del Lino
- Dec 21, 2022
- 3 min read
Siamo entrati nell'era degli scandali per la Chiesa e come sappiamo bene, questo è diventato un flagello.
Seguo l'argomento da anni e ho una cartella, ahimè, piena di articoli che non confermano l'arresto di tale pericolo. L'ultimo lo leggo su Aleteia (online)che riporta un altro caso, quello dell'ex padre Rupnik :
Mentre continuano a emergere rivelazioni sui presunti abusi sessuali e spirituali commessi da parte Marko Ivan Rupnik, artista rinomato, il sito statunitense National Catholic Register offre una cronologia degli sviluppi di questo caso. Alcuni blog italiani sono stati i primi a pubblicare un paio di settimane fa degli articoli che rivelavano gli abusi attribuiti al gesuita sloveno negli anni Novanta. La Compagnia di Gesù ha poi confermato che era stata svolta un’indagine, ma che il Dicastero per la Dottrina della Fede aveva chiuso il caso perché caduto in prescrizione. Il 14 dicembre, il superiore gesuita p. Arturo Sosa ha affermato che padre Rupnik è stato scomunicato nel 2019 per aver assolto sacramentalmente una donna con cui aveva avuto rapporti sessuali nel 2015. In seguito Rupnik ha confessato questo peccato, sollevando così la scomunica. Il sito mostra tuttavia che il caso riguarderebbe questioni diverse. Altri abusi sarebbero stati commessi all’interno della Loyola Community, una comunità gesuita mista co-fondata da padre Rupnik in Slovenia negli anni Ottanta. Le vittime erano tutte membri femminili della comunità, e il sacerdote è stato accusato anche di abuso di potere. Dopo disaccordi con l’altro co-fondatore, padre Rupnik si è trasferito a Roma, dove nel 1993 ha fondato il Centro Aletti. Lì si è guadagnato una notevole reputazione come artista, e ha anche restaurato una cappella nel Palazzo Apostolico. È stato solo nel 2018 che i Gesuiti hanno aperto una prima indagine. C’è stato un processo, e padre Rupnik è stato giudicato colpevole. Gli sono state imposte delle restrizioni: nessun contatto con le donne, niente direzione spirituale. Stranamente, nel marzo 2020 il Papa ha chiesto a padre Rupnik di predicare le omelie quaresimali. Nel 2021 è stata aperta a Roma una seconda indagine, ancora in corso, e poi un’altra da parte dei Gesuiti, relativa ad altri abusi commessi da padre Rupnik: nove donne lo hanno accusato. Nel 2022, però, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha rifiutato di giudicare i fatti perché ritenuti caduti in prescrizione.
Ma tralasciamo ogni discorso che possa far iniziare una lunga discussione su come sia possibile tutto questo e via dicendo...ciò che posso testimoniare è quanto Gesù mi ha riferito allora, quando io giovanissima tredicenne lo vidi. E' servito un libro per spigare tutto (Chi è John?, Edito da BookSprint), avrei volentieri fatto a meno ma la tematica è talmente profonda che, anche adesso dopo una Laurea in Sacra Scrittura, ho dovuto fare notevoli sforzi per sintetizzare.
Ma Cristo ha il suo stile e come fu per la sua predicazione in Israele, così è accaduto negli anni '80 a cui risalgono le manifestazioni descritte nel libro appunto., Egli dimostra elementi chiarificatori: come sia un uomo vero, con una sua natura integra ma sessualmente normale e che come ogni ebreo contemporaneo praticante sa, la prima indicazione che il Padre ha dato è quella di andare e moltiplicarsi. Ebbene, senza questo NO-CREAZIONE, senza non c'è vita, quindi la sessualità viene da Dio. Il peccato no, ma se la Chiesa avesse compreso questo, molto sarebbe stato diverso. L'identificare il peccato con la sessualità ha portato grandi danni, ha tolto la figura del Padre e ha lasciato campo vinto a chi pensa che, oggi, essere cattolici significhi essere sempre contro la sessualità (o bigotti). La prima Chiesa questo lo aveva capito
e le cose non stavano come oggi....il resto è nel mio libro.


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